Guida definitiva alle strategie di marketing: come aumentare la BRAND AWARENESS e creare CONTENUTI EFFICACI in pochi step.

Introduzione alle strategie di marketing: analogie con il mondo degli scacchi

Il marketing è come il gioco degli scacchi. Si, proprio così.

Oggi il mercato è sempre più competitivo, e per vincere è necessario conoscere il tuo avversario anticipandolo sui tempi. Come? Beh, giocando s’impara… ma lascia che ti dia qualche suggerimento per creare la tua strategia vincente e fare SCACCO MATTO!

Che tu sia un libero professionista o un imprenditore, immagina la tua attività come una scacchiera. Aspetta, aspetta… prima di muovere la pedina è importante definire il piano d’azione. Un abile giocatore è capace di visualizzare le varie possibilità che una sola mossa può introdurre, e allo stesso tempo, le conseguenze a cui può portare.

Certo, nessuno ha il dono della chiaroveggenza, ma i grandi strateghi si focalizzano sul futuro, sfruttando al meglio le tendenze del momento per immaginare un obiettivo a lungo periodo sul quale investire oggi.

Del resto, Charles Darwin sosteneva che non è la specie più forte o intelligente che sopravvive, ma quella che si adatta meglio al cambiamento!

Le grandi sfide e i cambiamenti a cui abbiamo assistito (pandemia, lockdown, smartworking) hanno portato a pensare a nuovi modelli in grado di gestire la complessità del mercato: è in questo contesto che è nata la correlazione tra strategie aziendali e scacchi.

Agile, Temporary e Welfare Management sono stati al centro di uno studio promosso da Fondirigenti, e il modello proposto prende il nome di “Scacchiera del valore”. In questo, viene riassunto in maniera schematica il mondo delle relazioni e dei ruoli in azienda, tentando di fornire gli strumenti più adatti ai dirigenti.

Possiamo dire, quindi, che le caratteristiche dei vari pezzi della scacchiera rispecchiano in qualche modo i diversi profili aziendali:

  • I Pedoni, potendo avanzare una casella alla volta, garantiscono stabilità e continuità all’interno della produzione del valore.
  • Il Cavallo, muovendosi a “L”, rappresenta la doppia visione dell’organizzazione vita/lavoro che un buon leader deve rispettare per garantire equilibrio e serenità in azienda.
  • L’Alfiere non ha limiti di caselle ma può procedere solo in diagonale: si identifica con un manager in grado di esplorare vari scenari, aprendo all’attività nuove opportunità all’estero o dal punto di vista dell’innovazione.
  • La Torre si muove in linea retta, in verticale o in orizzontale, avanti o indietro, e ha compiti di osservazione e di previsione attribuibili, ad esempio, ad un Temporary Manager o ad un controller dell’area finance.
  • La Regina, paragonabile ad un direttore generale o un amministratore delegato, è il pezzo più flessibile della scacchiera, potendosi muovere in ogni direzione e in ogni lunghezza. In uno scenario abile si impegna per aiutare la crescita dell’organizzazione e cooperare con tutte le altre figure.
  • Il Re, infine, è il pezzo da proteggere senza il quale non c’è partita. Incarna la massima rappresentanza e fornisce le indicazioni strategiche da seguire creando il valore.

Dove voglio portarti con questo discorso?

Semplice…

Gli scacchi, che sono un gioco complesso ma pur sempre razionale e inquadrabile in un modello matematico, possono davvero insegnare qualcosa a chi fa strategie aziendali.

Di seguito ti spiegherò come diventare un grande stratega, in grado di prevedere le esigenze del cliente sul quale si costruisce il business, confrontandole con le capacità della tua azienda!

Le 5 fasi per lo sviluppo della perfetta strategia di marketing

È importante sottolineare che lo sviluppo della giusta strategia di marketing comprende 5 fasi distinte, vediamole nel dettaglio:

  1. Opportunità e segmentazione del mercato.

L’analisi delle opportunità viene effettuata mediante lo studio delle Cinque Forze di Porter (concorrenti diretti, fornitori, clienti, potenziali entranti e produttori esecutivi) e la realizzazione di un’analisi SWOT. Questa permette di identificare i punti di forza e di debolezza del tuo piano aziendale, tenendo conto anche delle opportunità e delle minacce di un progetto specifico.

La segmentazione del mercato, invece, consiste nella suddivisione di questo in gruppi, o segmenti, tenendo conto delle caratteristiche demografiche, geografiche e comportamentali del target.

  • Mercato obiettivo, selezione dei clienti e prospect.

La scelta della strategia di definizione del mercato obiettivo da adottare dipende innanzitutto dalle risorse messe a disposizione dall’impresa, dalla produzione e dalle strategie di marketing dei concorrenti. Il mercato obiettivo, quindi, consiste in un gruppo di consumatori ai quali sono rivolti i propri sforzi di marketing.

  • Posizionamento del brand.

Si tratta di come e dove posizionarsi sul mercato del settore di appartenenza, con l’obiettivo di rendersi immediatamente riconoscibile agli occhi dei consumatori, i quali dovranno poi comprendere le differenze con i competitor.

  • Piano di marketing.

Definire le leve del marketing mix (prodotto, prezzo, distribuzione, promozione) per raggiungere i propri obiettivi, determinando, per ciascun prodotto offerto sul mercato, tempi e modalità.

  • Controllo.

Monitorare i risultati ottenuti con la strategia rispetto agli obiettivi prefissati ed, eventualmente, modificare e ottimizzare le azioni di marketing, gli strumenti e i contenuti.

Ma ora veniamo al pezzo forte…

Strategie vincenti di MARKETING ONLINE: definizione, consigli ed esempi

SITO WEB: partire con il piede giusto.

Può sembrare scontato, ma è senza dubbio il punto di partenza di qualsiasi strategia di marketing.

Un buon sito deve essere chiaro, affidabile, responsive, mobile-friendly e, se comprende una piattaforma e-commerce, capace di indirizzare in modo diretto i visitatori verso l’acquisto.

Uno degli errori che compiono molte aziende è mantenere un sito antiquato e poco funzionale, che non comunica come dovrebbe il valore dell’impresa. Il risultato è quello di disorientare gli utenti che navigano tra le varie pagine dei prodotti, portandoli a credere che questi siano scadenti.

CONSIGLI per il sito web:

Non esistono dei veri e propri “contro” nell’avere un sito web, in quanto è l’elemento fondamentale per promuovere la propria impresa ed è, quindi, alla base di ogni strategia di marketing; ma per far sì che sia davvero efficace, è indispensabile che risponda ad alcuni requisiti.

Devi sapere che sono numerose le piattaforme che non solo ti offrono la realizzazione di un sito in maniera “fai da te”, ma anche pacchetti completi di dominio e hosting, a volte anche gratuitamente.

Questi servizi gratuiti, però, impongono pesanti limitazioni alla libertà dell’utente, poiché forniscono uno spazio da poter gestire previa registrazione, e di cui non sarai mai proprietario.

Anche le impostazioni grafiche e l’inserimento di contenuti particolari vengono spesso subordinate all’acquisto di componenti aggiuntivi o al passaggio ad un account di “tipo Pro”, che offrirà maggiori opzioni, ma che non vi darà mai il pieno controllo del sito.

Ecco perché la soluzione perfetta per te potrebbe essere quella di affidarti a professionisti del settore, in grado di comprendere le tue esigenze e comunicare al meglio i tuoi prodotti al pubblico.

Vuoi realizzare il tuo sito web? Contattaci per saperne di più!

SEO (Search Engine Optimization): apparire nelle prime posizioni sui motori di ricerca.

Questo acronimo si riferisce a tutte quelle attività che vengono svolte su un sito o al di fuori di esso per permettergli di raggiungere la prima pagina sui motori di ricerca, come ad esempio Google.

L’attività di SEO prende in considerazione gli aggiornamenti dei motori di ricerca, e gli algoritmi sui quali si fonda per permettere al sito di scalare la montagna e raggiungere la cima: la prima pagina.

Per ottenere la massima visibilità online e creare una presenza solida sul web della propria azienda, è necessario far sì che Google valuti i contenuti del tuo sito come migliori rispetto ai competitor.

CONSIGLI per la SEO:

La SEO si rivela, quindi, uno strumento davvero efficace per il business, avvantaggiando l’incremento di visite sul tuo sito e l’aumento delle possibilità di vendite.

Di contro, però, c’è da dire che si tratta di una strategia complessa che si sviluppa nel medio-lungo periodo. Occorre, quindi, avere un po’ di pazienza per raggiungere la prima posizione sui motori di ricerca.

Riassumendo:

  • Cerca le parole chiave più efficaci.

Ricorda che è possibile utilizzare strumenti come l’estensione per Chrome Keywords Everywhere per trovare parole chiave con un grande flusso di traffico.

Puoi anche utilizzare strumenti di ricerca di contenuti come Buzzsumo per trovare argomenti popolari tra il tuo target.

  • Aggiorna sempre i vecchi contenuti.

I contenuti aggiornati sono più rilevanti per chi effettua la ricerca in quanto Google dà priorità a questi. Ti basterà aggiungere nuove informazioni rilevanti e aumentare la densità per le parole chiave.

  • Ottimizza il tuo sito secondo le parole chiave.

Una volta trovato l’insieme di keywords ricercate dal tuo target di riferimento, dovrai applicarle nei tuoi contenuti e nelle pagine web che creerai.

BLOGGING: scrivere per aumentare l’interazione con i consumatori.

Il termine deriva da “blog”, ossia web log, un luogo in cui racchiudere i propri pensieri su Internet.

Questa attività prevede la stesura di articoli da pubblicare su un sito web o su una pagina realizzata appositamente per ospitarli. Il blogging può risultare legato alla SEO, in quanto, attraverso la ricerca di parole chiave per la tua azienda, potrai realizzare contenuti interessanti posizionabili all’interno dei motori di ricerca.

Il Content Marketing, infatti, rientra nella strategia di SEO.

CONSIGLI per il blogging:

Oltre ad un incremento di visite sul sito, il blogging risulta particolarmente utile nella “conversione” di un utente da semplice visitatore a potenziale cliente della tua azienda. Stuzzicando la sua curiosità con contenuti originali, infatti, sarà lui stesso a mettersi in contatto con te compilando l’apposito form o telefonandoti.

In questo modo avrai costruito la brand awareness, cioè la consapevolezza del tuo marchio nel consumatore che ricerca online.

È importante dire che l’attività di blogging richiede tempo, costanza e originalità: scrivere non è facile, ed è necessario affinare la propria tecnica passo dopo passo per ottenere grandi risultati.

Se cerchi una strategia a breve termine continua a leggere qui sotto!

CONTENT MARKETING: creazione e condivisione.

Si tratta di una forma di marketing che consiste nella creazione e distribuzione di contenuti di valore volta a generare un rapporto duraturo con i propri potenziali clienti e a guidarli verso un’azione redditizia: l’aumento delle vendite.

Ogni cosa che crei, ogni post che scrivi, ogni video che giri è contenuto!

Attraverso il Content Marketing puoi raggiungere obiettivi diversi: ampliare la tua audience, aumentare la visibilità, convertire gli utenti in clienti paganti, stringere partnership e molti altri.

In questa tipologia di marketing, la realizzazione di contenuti di qualità è l’aspetto più importante, poiché è da questo che dipende l’aumento dell’interesse di potenziali clienti verso il prodotto/servizio offerto a pagamento.

Il Content Marketing è anche una parte importante del Social Media Marketing e dell’ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO).

CONSIGLI per il Content Marketing:

  • Crea contenuti interessanti e coinvolgenti.

Pensa a contenuti che possano interessare il tuo target di riferimento, o che possano insegnargli qualcosa di nuovo a cui tengono.

Ad esempio, molti youtuber utilizzano sempre lo stesso format per i loro video.

  • Riproponi un contenuto su diversi canali di marketing in nuovi formati.

Poiché creare dei buoni contenuti richiede tempo, una valida alternativa è quella di riutilizzare e trasformare ogni contenuto in molti altri.

Ad esempio, se scrivi un lungo articolo per il tuo sito web, potresti riproporlo in modo creativo sotto forma di video per YouTube, post per Instagram, breve video ecc.

  • Pubblica in modo costante.

Il Content Marketing è una strategia che può richiedere tempo prima di mostrare i primi risultati, ma è sicuramente efficace nel lungo periodo.

Assicurati, quindi, di postare regolarmente nuovi contenuti e di non far mai sentire la tua mancanza a chi ti segue!

SOCIAL MEDIA MARKETING: come entrare nella quotidianità del consumatore.

I Social Network sono un validissimo strumento per interagire in modo efficace con gli utenti, dato che al giorno d’oggi, sono tantissimi coloro che gestiscono un profilo almeno su un Social Media.

Diventare un Social Media Manager significa gestire profili aziendali sui Social Network, sviluppando contenuti originali e stimolanti quali immagini, video e testi, capaci di esprimere il core business, le caratteristiche dei prodotti dell’impresa.

CONSIGLI per il Social Media Marketing:

Affinché si crei una buona interazione con il consumatore è importante avere una presenza costante sui social, facendo in modo che sia lui a decidere di seguirti e visualizzare i tuoi contenuti senza infastidirlo.

Questo contribuirà a consolidare l’identità del brand, poiché l’utente, imbattendosi spesso nel tuo marchio, nel momento in cui necessiterà di un prodotto ad esso collegato, si ricorderà del brand e deciderà di contattarti.

Parlando onestamente, pubblicare un post sui social è particolarmente semplice, ma lo è meno fare in modo che rientrino in una strategia precisa portando agli obiettivi prefissati.

È essenziale, perciò, che chi gestisce i Social Media possegga ottime doti comunicative e grafiche, che presentino in maniera chiara il valore aggiunto dei propri prodotti.

Riassumendo:

  • Scegli la piattaforma Social più adatta al tuo marchio.

Pensa al tuo target e a quali sono i social su cui trascorre la maggior parte del tempo. 

Ad esempio, Instagram tende ad essere migliore per i Millennials, mentre Snapchat e TikTok sono perfetti per chi parla alla Generazione Z. LinkedIn è solitamente migliore per il marketing tra imprese.

  • Concentrati sulle relazioni.

I Social Network non solo ti consentono di instaurare relazioni “uno a molti” (ad esempio tu, brand, pubblichi un post che tutti i tuoi followers vedranno) ma anche uno a uno. Pensa alle chat, i DM e a tutti i modi in cui gli utenti possono contattarti.

  • Fai un corretto uso degli hashtag.

Gli hashtag, ovvero quelle parole e frasi precedute dal simbolo # che servono ad “etichettare” i post, possono contribuire fortemente ad aumentare la tua visibilità sulle piattaforme social.

Per sapere di quali hashtag avvalerti, usa servizi quali Top Hashtag e All Hashtag: ti permetteranno di individuare facilmente le etichette più popolari e pertinenti per i propri post.

INFLUENCER MARKETING: influenzare opinioni, azioni e consigli altrui.

Trovare influencer disposti a collaborare con te e con il tuo brand per promuovere i tuoi prodotti e servizi è un’efficace strategia di marketing. L’Influencer Marketing sfrutta una potente leva chiamata “prova sociale”, influenzando appunto i gusti e le tendenze del pubblico. Forme comunemente usate di prova sociale sono le recensioni di prodotti, testimonianze e casi di studio.

Esistono 6 tipi di campagne di Influencer Marketing:

  • Collaborazioni con prodotti e contenuti
  • Recensioni
  • Giveaway e competizioni
  • Contenuti sponsorizzati
  • Brand ambassador
  • “Takeover” sul tuo profilo

Naturalmente gli influencer più seguiti si aspetteranno un compenso in cambio di una collaborazione, tuttavia quelli “più piccoli” saranno felici di promuoverti in cambio di omaggi o di visibilità per il loro profilo.

C’è da dire che chi intraprende quest’attività, dev’essere il più onestotrasparente possibile con i propri followers, testando i prodotti in prima persona e, quando decide di consigliarli al pubblico, dichiarando che il contenuto proposto è di natura pubblicitaria.

CONSIGLI per l’Influencer Marketing:

  • Scegli influencer che rispecchino il tuo target di riferimento.

Il senso dell’Influencer Marketing è quello di esporre i tuoi prodotti al tuo target di riferimento spingendoli verso l’acquisto. Per questo è importante ricercare persone affidabili in grado di influenzare il pubblico.

  • Cerca influencer con alti livelli di engagement.

La chiave è trovare content creator che abbiano un buon numero followers che interagiscono attivamente con i contenuti.

  • Prediligi i micro influencer.

I micro influencer hanno tipicamente tra i 5.000 e i 50.000 followers. Rispetto ai grandi influencer, sono più facili da contattare, sono meno propensi a richiedere compensi elevati e sono in realtà anche più efficaci in quanto tendono ad avere relazioni più forti e personali con i loro followers.

  • Sviluppa partnership a lungo termine.

Inutile dire che ormai la maggioranza delle imprese utilizza brand ambassador. Le relazioni con questi, infatti, migliorano la prova sociale e rafforzano la presenza sul mercato ottimizzando la percezione del tuo marchio. In sostanza, più a lungo collabori con un influencer, maggiore sarà la probabilità che le persone tra i suoi followers diventino tuoi clienti.

  • Esordisci con un approccio positivo.

Lo stesso Zach Benson , fondatore di Assistagram, afferma che è fondamentale iniziare da un messaggio privato.

“Ditegli che sei interessato a lavorare con loro. Il tuo messaggio deve essere breve, chiaro e conversazionale. Includi i profili rilevanti, una richiesta diretta e il tuo business”.


VIDEO: il contenuto più apprezzato e significativo del web.

A determinare il successo di un buon video concorrono due fattori: la connettività a banda larga, che permette di diffondere video ad elevata risoluzione, e le tecnologie di ripresa video integrate negli smartphone più recenti, che consentono di creare video interessanti senza la necessità di dotarsi di apparecchiature costose che richiedono competenze avanzate.

Le imprese che utilizzano i video per la loro comunicazione possono dare di sé un’immagine solida e ragguardevole, ma soprattutto possono esprimere i propri contenuti in modo molto più diretto e coinvolgente.

In sintesi, esistono diversi generi di video che un’azienda può realizzare:

  • VIDEO TUTORIAL: passione per i dettagli.

Sono filmati tecnici volti a spiegare come funziona un prodotto step by step, come un vero e proprio libretto di istruzioni. Questo tipo di video è particolarmente utile per i clienti che non solo desiderano scoprire le caratteristiche di un prodotto, ma anche per capirne il funzionamento in modo da utilizzarlo al meglio.

Non è un semplice video esplicativo, bensì un contenuto coinvolgente capace di spiegare come quello stesso prodotto può migliorare la vita del consumatore.

Ricorda che niente promuove un servizio o un prodotto meglio che mostrarlo in azione.

  • VIDEO RECENSIONI o TESTIMONIANZE: trasmettere fiducia.

Talvolta per le video recensioni si ingaggiano personaggi conosciuti e autorevoli in maniera tale da conferire ulteriore credito e valore ad un prodotto.

Non solo, ottenendo la video testimonianza di un cliente soddisfatto, trasmetterai ai nuovi utenti grande entusiasmo, i quali saranno, dunque, portati a darti fiducia sperando di vivere a loro volta quell’esperienza.

Oltre ad avere una finalità commerciale, questi video sono importanti per attirare nuovi clienti ed aumentare la brand awareness, distinguendosi così dai concorrenti. 

  • VIDEO INDUSTRIALI: globalità come parola d’ordine.

Sono realizzati per presentare un’industria o un’azienda nella sua completezza, mostrando al pubblico i vari prodotti in commercio o in procinto di essere lanciati sul mercato.

L’obiettivo principale è quello di evidenziare i punti di forza del marchio illustrando la Mission dell’azienda, raggiungendo non solo i clienti, ma anche i partner e gli sponsor.

Questi tipi di video sono altamente trasversali: vengono, difatti, utilizzati nei più svariati settori (da quello alimentare a quello navale, per fare degli esempi).

Il segreto per la realizzazione di un video corporate che si distingue è quello di usare l’animazione: questa permette di raccontarsi in maniera creativa, introducendo, eventualmente, una “mascotte”, che sarà molto più semplice da ricordare per l’utente rispetto a un nome scritto.

Un’ottima strategia, valida anche per i video testimonianza, è quella di raccontare la giornata lavorativa di un dipendente per evidenziare il lato umano del brand.

  • VIDEO EMOZIONALI: far breccia nel cuore degli utenti.

Perché scegliere il video emozionale? Basti pensare alle pubblicità: quelle che rimangono impresse nella mente sono capaci di divertire, commuovere ed emozionare.

È una strategia che mira dritta al cuore degli osservatori: toccando le corde giuste, infatti, si convince il pubblico ad acquistare un prodotto non solo per un’esigenza reale, ma soprattutto emotiva.

Da notare come in questi filmati, il brand venga nominato il 10% delle volte, mentre il 90% del contenuto è dedicato completamente alle emozioni.

Attraverso la giusta scelta di parole, musiche e immagini, è altresì possibile invogliare gli utenti a condividere il video con i loro contatti, rafforzandone così la viralità e il potenziale persuasivo.

  • VIDEO FAQ: ad ogni domanda, una risposta.

Una sezione curata faq è indispensabile per qualsiasi sito web. Essa consiste in una pagina nella quale l’utente trova tutte le risposte alle domande più frequenti.

Ma se esiste già un’apposita pagina, perché farci un video? Semplice…

Perché un video ha il 95% di probabilità in più di catturare l’attenzione, mentre un testo viene letto solamente dal 5% dei visitatori, una differenza abissale.

  • VIDEO DIVERTENTE: e fatti una risata!

Anche se sottovalutato da molti, il video divertente (o parodia), è facilmente condivisibile proprio perché fa nascere un sorriso o scatena una risata, e non è percepito come una pubblicità.

D’altronde, è stato Schopenhauer ad affermare che a ridere la gente è subito pronta, e quelli che ridono li hai dalla tua parte!

Nella maggioranza dei casi, il linguaggio umoristico viene utilizzato per raggiungere il giovane pubblico, una fetta di mercato molto ambita e in grado di influenzare le scelte degli adulti.

  • VIDEO INFOGRAFICA ANIMATA: meno parole e più immagini.

Se il tuo scopo è quello di tenere viva l’attenzione dell’osservatore per diversi minuti, generalmente 2-3, l’Infografica Animata è la soluzione che fa per te.

Questa tipologia di video, infatti, presenta il business di un’azienda puntando su immagini, dati e sul racconto di una storia anziché parole o testi.

Tramite suoni, colori e immagini animate, è possibile condividere grafici e numeri rendendo la comunicazione più immediata e diretta.

  • VIDEO PUBBLICITARIO: a me gli occhi.

Definito anche spot, è un breve filmato di 15 o 30 secondi, il cui obiettivo principale è quello di essere utilizzato su tutti i canali possibili: Social Network, sito web, schermi in negozio/azienda, tv, cinema, YouTube ecc.

Questa tipologia di video, ancor più delle altre, necessita dell’occhio attento di persone qualificate, in grado di catturare l’attenzione degli utenti con la massima professionalità.

  • INSTANT VIDEO: viva l’autenticità!

Estremamente originali e particolari, consistono in brevi video di una decina di secondi, e di solito vengono concepiti per le IG stories o per essere postati su TikTok. Non è necessario che vengano realizzati con videocamere professionali, si possono infatti creare anche con gli smartphone.

È fondamentale, però, che comunichino qualcosa di significativo con un certo carattere: il contenuto dev’essere brillante e fuori dal comune, nonché spontaneo.

Il fattore innovativo di questi video, infatti, è l’autenticità: non è possibile spacciare contenuti studiati e preparati attentamente dal reparto marketing come instant.

È importante considerare un altro vantaggio degli Instant Video: negli ultimi anni abbiamo assistito ad un notevole abbassamento della soglia di attenzione. Si calcola che un individuo medio avrebbe una soglia di attenzione pari a 8 secondi, inferiore addirittura a quella di un pesce rosso, ragion per cui gli Instant Video si dimostrano essere la chiave per coinvolgere facilmente gli utenti.   

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EMAIL MARKETING: come raggiungere i contatti che ti conoscono già.

L’Email Marketing è la soluzione ideale per chi desidera aumentare i contatti che, compilando uno specifico form, richiedono informazioni su un dato prodotto per poi acquistarlo.

Poiché l’utente in questione conosce già il brand, è importante mandare comunicazioni senza risultare invasivi. La posta elettronica si rivela, in questo senso, efficace nel mostrare promozioni o novità al cliente.

CONSIGLI per l’Email Marketing:

Come accennato in precedenza, questa modalità è molto utile per tenere alta l’attenzione verso la tua azienda, e di conseguenza, costruire una solida brand awareness. In più, permette la segmentazione dei contatti: a seconda del comportamento e degli interessi dell’utente, è possibile mandargli una mail dal contenuto personalizzato in modo che si senta importante. Questo è il primo step verso la fidelizzazione del cliente.

Tuttavia, è bene non esagerare con il numero di mail da inviare, per evitare che un utente infastidito decida di disiscriversi dalla newsletter e non fare più ritorno nel tuo sito web.

È importante sottolineare che l’Email Marketing si riferisce ad un pubblico che utilizza costantemente gli strumenti tecnologici, quindi, se la tua azienda si rivolge ad un pubblico anziano, opta per altre modalità di marketing.

Riassumendo, esistono tantissimi tipi di campagne di Email Marketing che puoi usare per far crescere il tuo business, ad esempio:

  • Coltivare nuovi abbonati con una sequenza di benvenuto
  • Promuovere nuovi prodotti
  • Condividere offerte, giveaway e sconti
  • Mandare un’email di follow-up ai consumatori che abbandonano il carrello
  • Ristabilire un contatto con gli iscritti inattivi
  • Raccogliere feedback e chiedere recensioni

Riassumendo:

  • Usa i template per le email.

Scrivere in maniera persuasiva da zero può richiedere tempi lunghi, inizia ad utilizzare modelli di email efficaci!

  • Segmenta la tua mailing list.

La Direct Marketing Association ha scoperto che il 77% del ROI dell’Email Marketing proviene da campagne segmentate e mirate. È importante, infatti, suddividere i contatti in gruppi di persone che condividono interessi e caratteristiche demografiche al fine di indirizzarli strategicamente verso un obiettivo preciso.

  • Crea un lead magnet di alta qualità.

Si tratta di un incentivo che attira l’attenzione del pubblico e lo persuade a lasciare l’email, o comunque un riferimento per essere ricontattato. Nella maggior parte dei casi, un buon lead magnet gioca sulla convenienza economica di un regalo (es. guida PDF gratuita).

SOCIAL MEDIA ADVERTISING: investire per raggiungere più persone.

Pensare di ottenere una grande visibilità nel web sfruttando quella concessa gratuitamente dai vari motori di ricerca o Social Network è pura illusione.

È ormai indiscutibile che le aziende debbano investire parte del loro bugdet di marketing in advertising, se vogliono riuscire appieno nei loro obiettivi.

Un grandissimo vantaggio del fare pubblicità a pagamento è che questa ti permette di personalizzare i tuoi annunci dalla prima all’ultima riga.

La scelta di un Social piuttosto che un altro dipenderà da dove si trova il tuo target: per i giovanissimi puoi optare per Tik Tok, mentre per gli over 30 considera Linkedln Ads o YouTube Ads.

CONSIGLI per fare Social Media Advertising:

  • Sii creativo.

Non dimenticare che stiamo sempre parlando del mondo dei Social Network, in cui le foto e l’estetica (es. Instagram) sono l’elemento chiave. 

  • Test, test e ancora test!

Non sempre la prima idea che ci viene in mente è la migliore quando ci si trova a creare qualcosa, e per questo il processo creativo può essere lungo e stancante. Come fare, quindi? Il mio consiglio è di testare costantemente. Funziona di più un’immagine statica o con un oggetto in movimento? Post con persone o solo con i prodotti? Queste domande trovano risposta grazie agli A/B test.

Scegli un solo elemento da modificare, e poi crea due versioni dello stesso annuncio da mostrare al pubblico. Quello più efficace sarà il vincente!

SEA (Search Engine Advertising): pubblicità a pagamento sui motori di ricerca.

È possibile sponsorizzare home page, articoli del blog, landing page, pagine di contatto… insomma, qualsiasi pagina può essere il soggetto designato per l’adv.

Grazie ad una buona SEA, puoi portare i tuoi contenuti all’attenzione degli utenti, e comparire tra i primi risultati della SERP (ovviamente tra gli annunci).

L’obiettivo principale di questa tecnica è quello di generare un sempre maggiore flusso di traffico qualificato sul proprio sito web. 

Il primo passaggio per avviare una campagna SEA è l’individuazione delle migliori parole chiave attorno alle quali strutturare i tuoi annunci pubblicitari.

La scelta delle keywords è però resa più complicata dal costo di ogni singola parola chiave. Infatti nell’ambiente Google, all’interno di AdWords, prendono vita delle vere e proprie aste, nelle quali gli interessati ad una particolare parola chiave si danno battaglia per conquistarla. Quindi, le diverse keywords presentano un costo per click differente, in base a quelle che sono le ricerche mensili, la concorrenza, le richieste, le offerte massime fatte dagli inserzionisti e tanti altri fattori.

CONSIGLI per la SEA:

Il principale vantaggio della SEA consiste nella sua rapidità: a fronte del pagamento necessario per l’avvio di una campagna, i risultati sono praticamente immediati, a differenza di una strategia SEO, che richiede svariate settimane per dare i propri frutti.

Come anticipato, una campagna SEA può richiedere costi elevati, per questo è importante ricordare che le analisi SEO le basi di un buon lavoro SEA.

N.B. La SEO e la SEA fanno parte della SEM (Search Engine Marketing), ossia quel ramo del digital marketing che, applicato ai motori di ricerca, ha lo scopo di generare traffico verso un sito web.

Riassumendo:

  • Studia i competitor.

Tantissime aziende usano Google per i propri annunci, ecco perché è fondamentale puntare su parole chiave mirate, buttando un occhio sui competitor!

Per aiutarti nella scelta delle keywords su cui investire, vai su Google Keyword Planner, cerca le parole di tuo interesse e analizza per prima cosa il CPC (Cost Per Click). Più è alto e più aziende stanno combattendo su quel campo di battaglia. 

Un altro fattore che può aiutarti nel valutare la parola chiave è keyword difficulty, un indicatore che va da 0 a 100 in grado di farti capire quanto è difficile arrivare primi sulla SERP.

  • Includi una Call to Action.

A seconda degli obiettivi che vuoi raggiungere, invita sempre chi ti legge a compiere un’azione (un click, scaricare un contenuto, visitare una pagina ecc) con frasi tipo “scopri di più”, “registrati”, “avvia il tuo progetto” e così via.

 AFFILIATE MARKETING: spingere le persone a pubblicizzare i tuoi prodotti.

Si tratta di un programma che ti consente pubblicizzare i tuoi prodotti grazie ad attività di promozione non fatte dal brand ma da una serie di affiliati. Queste persone rivendono il tuo prodotto guadagnando una percentuale sulla vendita.

Amazon ne è un esempio, in quanto propone un programma di Affiliate Marketing pensato proprio per coloro che decidono di monetizzare il proprio sito web o blog. In questo caso ti iscrivi, sponsorizzi i prodotti che preferisci sul tuo sito e riceverai una commissione per ogni vendita generata.

L’Affiliate Marketing ti permette, quindi, di ottenere un incremento delle vendite semplicemente trovando nuovi affiliati. Tra le piattaforme più famose che ti consentono di farlo troviamo Awin, ShareASale e Tradedoubler.

CONSIGLI per l’Affiliate Marketing:

  • Ragiona sul prodotto giusto per te e per gli affiliati.

Proponi un Bullet Journal, ossia un prodotto particolare con meno domanda ma in una nicchia di mercato in crescita e con un pubblico molto affezionato che non vede l’ora di comprarne uno nuovo nonostante ne possegga già tanti altri.

  • Offri dei vantaggi per gli affiliati.

Garantisci una percentuale di guadagno che consenta a te e ai tuoi affiliati di trarre profitto dal tuo referral program. Per calcolarla è utile porsi domande quali:

  • Qual è la mia percentuale di margine?
  • Qual è l’offerta della concorrenza?
  • Quali sono i costi medi per gestire l’attività?
  • Qual è il customer lifetime value (LTV)?
  • Qual è il valore medio del carrello d’acquisto?

Tralasciando il denaro, quando pensi al guadagno per i tuoi affiliati considera i benefits come sconti, corsi di formazione o visibilità sui tuoi canali.

 CAMPAGNE DISPLAY e REMARKETING: cattura l’attenzione e rimani impresso.

Le campagne Display permettono all’inserzionista di promuovere il suo brand, un prodotto o un servizio su una vasta rete di siti web.

Ma cosa sono esattamente? Possiamo dire che corrispondono ai cartelloni pubblicitari tradizionali, ma con una marcia in più! Infatti, la differenza con questi ultimi è che puoi rivolgerti ad un target specifico.

In sostanza, si tratta di creare un banner, un insieme di immagini, video e testi studiati attentamente per attirare l’attenzione di chi naviga.

Questo tipo di strategia è altamente efficace nella stimolazione della brand awareness e nella conversioni degli utenti da visitatori a compratori.

Impossibile non citare il Remarketing (o Retargeting), un fattore strettamente collegato alle campagne Display: grazie a questo potrai raggiungere gli utenti che hanno già visto i tuoi prodotti o che hanno visitato il tuo sito in precedenza mostrando loro nuovamente il tuo annuncio.

Per capire meglio, vediamo insieme le principali declinazioni della strategia di Remarketing con tanto di esempi:

  • Remarketing di tipo CROSS SELLING.

È il caso di Amazon. Ti è mai capitato di acquistare qualcosa su Amazon ed essere letteralmente bombardato da annunci di prodotti simili o complementari a questo mentre navigavi sereno? Ecco, questo è il Remarketing di tipo Cross Selling.

Il cliente che ha già acquistato in precedenza, viene rintracciato per fargli conoscere nuovi prodotti complementari, creando quindi in lui delle esigenze.

È una pubblicità mirata che aumenta notevolmente le frequenze di ritorno su un e-commerce.

  • Remarketing per EVENTI e OCCASIONI.

Poniamo il caso che tu abbia acquistato una cyclette nei giorni precedenti il Natale. Per Amazon, potresti aver fatto un regalo a tua mamma, e quindi è probabile che in un’altra occasione (es. festa del papà) vorrai acquistare online un nuovo regalo. Amazon sfrutterà questa forma di pubblicità su Google per intercettarti durante la tua normale navigazione con banner pubblicitari che propongono idee sui possibili prodotti che potrai comprare a tuo papà.

  • Remarketing con OFFERTE e PROMOZIONI.

La pubblicità remarketing su Google è una strategia che funziona anche quando l’utente non porta a termine l’acquisto. L’abbandono del carrello è uno degli incubi che gli e-commerce devono sconfiggere.

Immagina di cercare un paio di scarpe su Amazon senza completare l’acquisto. Nei giorni successivi ti “rincorrerà” facendoti sapere che quelle scarpe ti aspettano ad un prezzo al quale non potrai rinunciare.

  • Remarketing per fare BRAND.

Si tratta della pubblicità remarketing su Google studiata per generare brand awareness. Se il tuo e-commerce è ancora poco conosciuto, ti consiglio lavorare sull’autorevolezza prima di puntare all’acquisizione e alla fidelizzazione dei clienti. In questo senso, le campagne remarketing per fare brand si rivelano davvero efficaci.

L’obiettivo, quindi, è far sì che i clienti memorizzino il tuo e-commerce, in modo da ricordarsi di te al momento giusto.

CONSIGLI per le Campagne Display e Remarketing:

Ricorda che sei tu a scegliere dove pubblicare gli annunci, selezionando contesti specifici tramite parole chiave, argomenti e interessi. Puoi anche scegliere i segmenti per dati demografici oppure specificando l’elenco preciso di posizionamenti in cui desideri che l’annuncio appaia.

È importante sottolineare che solo una piccola parte del traffico web si conclude con la conversione già alla prima visita, per questo il Remarketing si rivela una strategia vincente.

Una volta individuato il target perfetto cui destinare il tuo annuncio, ottimizza la pagina nella quale arriveranno gli utenti rendendola completa, immediata e personalizzata.

VIRAL MARKETING: passaparola!

Il Viral Marketing consiste in una serie di tecniche e strategie di promozione che sfruttano contenuti per creare un meccanismo di passaparola. Infatti, il Viral Marketing sfrutta gli effetti di rete e, più nello specifico, la propensione delle persone a condividere spontaneamente con gli altri opinioni e notizie, aumentandone in modo esponenziale la popolarità.

È importante individuare un’idea originale che permetta di far “esplodere” l’attenzione verso un certo prodotto o servizio promosso tramite il Web.

Come nella diffusione di un virus, il contagio avviene da un individuo “infetto”, cioè già venuto a contatto con il brand, a un individuo “sano”, secondo una curva di crescita esponenziale.

Questa tecnica di marketing è resa particolarmente efficace dal fatto che il bacino di utenza online è decisamente ampio, e la diffusione di un contenuto tramite i social e i servizi di messaggistica istantanea, avviene ormai in tempi rapidissimi.

È opportuno dire, però, che creare un contenuto virale non è impresa facile: bisogna entrare nella mente dei possibili clienti, puntando sull’emotività e cercando di capire cosa effettivamente interessa loro.

Anche l’Ice Bucket Challenge, la famosa sfida che ha visto migliaia di utenti lanciarsi secchiate d’acqua ghiacciata addosso, può essere considerata un esempio di Viral Marketing a scopo sociale. L’obiettivo, infatti, era quello di raccogliere fondi per la lotta contro la sclerosi multipla.

Il Viral Marketing, però, può vivere anche di installazioni fisiche e happening in piazze o nelle stazioni delle città, tanto che si potrebbero considerare il Guerrilla Marketing e l’Ambient Marketing come sottocategorie di esso.

Vediamoli più nel dettaglio:

  • GUERRILLA MARKETING.

Noto anche come Street Marketing, è un esempio di strategia non convenzionale che sfrutta strumenti low cost per massimizzare i risultati. Il guerrilla marketing è stato pensato appositamente per gli small business,che di certo non possono disporre di budget milionari come i grandi brand internazionali. 

Ma è anche vero che la recente crisi economica ha costretto quest’ultimi a ricorrere al Guerrilla Marketing: sarebbe superfluo, quindi, continuare a chiedersi se questa strategia sia solo efficace per i piccoli business, o possa, invece, portare benefici anche alle aziende più grandi.

Proprio perché “a basso costo”, il Guerrilla Marketing è stato spesso sfruttato da enti no profit e associazioni, in occasioni in cui l’obiettivo finale era una campagna di sensibilizzazione rispetto a un determinato tema.

Si può ricorrere al Guerrilla Marketing quando si ha bisogno di riparare ad una crisi d’immagine, come ha fatto più volte McDonald’s, anche quando offrì la colazione gratuita a chi si fosse presentato in pigiama nei punti vendita ad esempio.

O ancora, sempre quando McDonald’s trasformò delle strisce pedonali in un pacchetto delle sue iconiche patatine fritte, impossibile non notarle camminando per strada!

  • AMBIENT MARKETING.

Con Ambient Marketing si intende la collocazione di annunci pubblicitari in posti insoliti e inaspettati (per esempio piazze o stazioni) per cogliere di sorpresa le persone.

Come tutte le forme di marketing non convenzionali, l’obiettivo dell’Ambient Marketing è quello di raggiungere i potenziali clienti laddove non si aspetterebbero di essere destinatari di messaggi promozionali, giocando appunto sull’effetto sorpresa.

Citando un esempio perfettamente riuscito di Ambient Marketing, Ikea Francia sorprese tutti piazzando divani alle fermate degli autobus, richiamando l’idea che ogni posto può diventare casa se arredato al meglio.

CONSIGLI per il Viral Marketing:

  • Realizza contenuti accattivanti.

Video, meme e GIF virali sono gli esempi più immediati di contenuti che diventano facilmente popolari in virtù della loro semplicità e immediatezza. Rendi i contenuti diversi e più originali dalle solite pubblicità, giocando sull’effetto sorpresa, in questo modo riuscirai a vincere quella sorta di “riluttanza” degli utenti verso i contenuti pubblicitari, guadagnando la loro attenzione.

  • Individua il giusto target.

Se le persone a cui è arrivato il messaggio sono il target giusto, non solo il contenuto virale sarà condiviso spontaneamente, ma genererà un ricordo positivo e con più probabilità muoverà all’azione.

Una spiegazione teorica della viralità afferma che il contenuto diventato virale sia passato per individui con un forte social networking potential, cioè utenti con molte connessioni, influenti nella loro cerchia e in grado quindi di dare una spinta importante alla diffusione di un contenuto.

  • Scegli il momento e l’ambiente.

Oltre alla natura del contenuto, è essenziale studiare il momento e l’ambiente giusto perché questo diventi virale. Parlando di ambienti digitali, i Social Network si rivelano il luogo prediletto per il Viral Marketing, poiché il meccanismo della condivisione ne è l’elemento fondante.

Ma non è tutto…

…Ora che abbiamo analizzato le principali strategie di marketing online, voglio mostrarti dei validi esempi di MARKETING OFFLINE!

Le strategie vincenti di MARKETING OFFLINE: definizione, consigli ed esempi

TELEVISIONE E RADIO: conquistare il grande pubblico.

Nonostante l’ascesa del digitale, le strategie di marketing tradizionali non perdono il loro fascino, soprattutto sulle generazioni dei babyboomer, e il tubo catodico ne è il re indiscusso.

Il grande vantaggio della pubblicità televisiva è la diffusione del proprio messaggio su larghissima scala. Di contro, però, comporta costi altissimi e risulta difficile puntare il proprio target di riferimento, poiché è possibile solamente intercettare un certo tipo di pubblico per fasce orarie.

In radio, invece, i costi di pubblicità sono molto più bassi: si tratta di un investimento meno impegnativo ma che può comunque portare a risultati efficaci in termini di brand awareness.

CONSIGLI per la pubblicità televisiva e radiofonica:

  • La qualità prima di tutto.

Per quanto riguarda gli spot televisivi, investire su un team professionale di produzione cinematografica è un primo passo importante per raggiungere grandi obiettivi.

  • Creare una trama.

Le migliori pubblicità non solo vendono un prodotto o un servizio, ma raccontano anche una storia. Che si tratti di una storia accorata o di una dose di umorismo, è essenziale sviluppare una trama alla quale il pubblico possa connettersi.

  • Rappresentare chiaramente il marchio.

Tramite segnali verbali e visivi, trasmetti il nome del marchio, il logo, o anche il prodotto stesso in maniera chiara e definita. Non attendere fino alla fine dell’annuncio per mostrare l’identità del tuo marchio.

  • Vai dritto al punto.

Lo script di un annuncio televisivo o radiofonico deve essere pensato per catturare l’attenzione senza annoiare, essendo di breve durata (di solito massimo 30 secondi). Usando un linguaggio semplice caratterizzato da frasi brevi simulerai meglio il parlato quotidiano, e renderai l’offerta comprensibile da ogni tipologia di ascoltatore.

  • Usa speaker professionisti.

Per quanto riguarda gli annunci radiofonici, in mancanza di uno stimolo visivo, il racconto e l’interpretazione aiutano notevolmente le persone a ricordare meglio il tuo messaggio promozionale.

La persona che reciterà il tuo annuncio dovrà possedere una voce gradevole da ascoltare e il giusto tono di voce per creare un’immagine visiva nella mente dell’ascoltatore e spingerlo a compiere un’azione.

  • Inserisci un numero telefonico.

Se il tuo spot è riuscito a catturare l’attenzione al punto che chi lo ascolta vuole mettersi in contatto con te, devi fare in modo che telefonarti sia semplice e immediato, magari senza nessun costo aggiuntivo, usando un Numero Verde.

Il Numero Verde ti permetterà, inoltre, di sfruttare le leve di “scarsità e urgenza“, ad esempio offrendo alle prime 50 telefonate una prova gratuita del prodotto o una consulenza personalizzata.

  • Promuovere annunci a breve scadenza.

Ogni azienda ha la possibilità di mirare ad un certo tipo di pubblico e darsi anche dei tempi ben precisi per il lancio pubblicitario.

È il caso di Poltronesofà, che con l’iconica frase “Affrettati, la promozione scade domenica”, ha costruito una vera e propria strategia di marketing, spingendo i consumatori a telefonare tempestivamente.

VOLANTINI E PUBBLICITÀ VIA POSTA: colpire l’attenzione dell’utente direttamente da casa.

Questo è un metodo ancora molto in voga, poiché vengono presentate al potenziale cliente promozioni imperdibili e novità. Inoltre, grazie ad una segmentazione geografica e sociodemografica del pubblico, è possibile mostrare contenuti personalizzati ai consumatori differenti.

CONSIGLI per il volantinaggio:

Rappresenta la soluzione migliore se hai come obiettivo della tua strategia ottenere visibilità a livello locale, e, tenendo conto del bugdet a disposizione, i volantini possono raggiungere anche un pubblico più vasto.

Grande cura va rivolta verso la grafica: un consumatore che viene attirato da questa, deciderà di leggere il volantino fino in fondo piuttosto che cestinarlo. Inoltre, nell’epoca dell’attenzione per l’ambiente e per la natura, i volantini rischiano di essere percepiti in maniera negativa da un consumatore attento all’uso eccessivo della carta.

MANIFESTI PUBBLICITARI E CARTELLONI: fare le cose in grande.

Ancora oggi sono tantissime le aziende, sia di piccole che di grandi dimensioni, che si affidano a questi mezzi per imporre la propria presenza sul mercato.

Cartelloni e manifesti possono essere particolarmente creativi, e apparire, in questo senso, anche come “decoro” della città: piacciono al pubblico e non disturbano l’occhio!

CONSIGLI per i manifesti pubblicitari:

La grande caratteristica di questi mezzi è l’immediatezza: riescono, infatti, ad attirare la curiosità del consumatore, benché per un ridotto lasso di tempo.

D’altro canto, come gli spot televisivi e radiofonici, anche i manifesti pubblicitari si rivolgono ad un pubblico indefinito ed eterogeneo, infatti, è quasi impossibile calcolarne l’efficacia.

Oltre a questo, sono efficaci soprattutto se un’impresa è di grandi dimensioni e molto nota, poiché difficilmente un consumatore di Parma che vede un cartellone di un marchio d’abbigliamento con sede a Roma, si sposterà solo per fare acquisti in quel negozio.

PARTECIPAZIONE ALLE FIERE: marketing fieristico.

Molte imprese decidono di investire parte del proprio budget verso la partecipazione a fiere ed eventi di settore. Queste manifestazioni, infatti, sono ancora oggi un ottimo punto d’incontro tra domanda e offerta, permettendo alle aziende di raggiungere un ampio numero di potenziali clienti.

CONSIGLI per il marketing fieristico:

  • Scegli l’evento che fa per te.

Ogni evento di settore presenta caratteristiche ben precise, è necessario, quindi, dedicare del tempo alla scelta della manifestazione cui si desidera prendere parte.

In questo senso, se vuoi metterti in contatto con clienti provenienti da tutto il mondo, difficilmente ti presenterai a piccoli eventi; al contrario, se il tuo obiettivo è quello di attirare i consumatori di uno specifico territorio, dovrai muoverti verso fiere di settore locali.

  • Definisci il tuo target di riferimento.

Definire le caratteristiche del tuo target ti servirà sia prima, sia durante l’evento, per comprendere al meglio se la persona cui ti trovi davanti può diventare cliente della tua attività.

In particolare, dovrai delineare gli aspetti che vorresti assumesse la persona ideale, per esempio: tipo di occupazione, fascia d’età, bugdet disponibile, città/paese di provenienza.

  • Presenza sui Social Network.

È bene pianificare con diversi mesi di anticipo l’attività di marketing fieristico, in modo tale da non arrivare all’ultimo impreparati. Per questo, dovrai essere presente sui Social Network fin da subito: da una parte otterrai una maggiore visibilità, dall’altra creerai la giusta suspence attirando la curiosità.

Potrai attuare questa strategia tramite post che ritraggono lo staff al lavoro, decidendo, nei giorni che precedono la fiera, di spingere i followers a venirti a trovare.

  • Pubblica articoli.

Oltre ai Social, anche il blog rappresenta un validissimo strumento in grado di catturare l’attenzione. Potresti pubblicare un articolo riguardo la manifestazione, presentando informazioni basilari (data, luogo, caratteristiche dell’evento), ma soprattutto il valore aggiunto che porterà la tua impresa (il padiglione dove i clienti potranno incontrarti). 

Oltre a questo, sarà possibile cercare di posizionare su Google il tuo articolo, utilizzando la parola chiave composta dal nome dell’evento + anno (es. Cibus 2022).

  • Annunci a pagamento.

Grazie ad un uso sapiente di Google advertising, potrai far conoscere ad un pubblico maggiore la tua presenza all’evento, ottenendo le prime posizioni di ricerca per determinate parole chiave.

PROMOTER: il rapporto umano.

Sono tantissime le aziende che affittano uno spazio all’interno dei centri commerciali creando postazioni in luoghi di passaggio.

Al fine di presentare il prodotto in questione o un servizio, ingaggiano hostess e steward attirando, così, l’attenzione dei passanti.

Una volta spiegata l’offerta, i promoter acquisiscono il nominativo insieme ad almeno un’altra informazione utile al ricontatto del visitatore e memorizzano il dato per condividerlo con chi dovrà gestirlo successivamente.

Questo passaggio è fondamentale perché se ti lascerai scappare l’utente senza “agganciarlo”, lo perderai per sempre, si dimenticherà di te e, probabilmente, per riconquistarlo occorrerà investire altro denaro per generare visibilità.

CONSIGLI per la scelta dei promoter:

Il compito del promoter è quello di promuovere un marchio, un evento o un prodotto, spiegando al potenziale cliente le caratteristiche ed orientandolo al suo acquisto.

È estremamente importante, perciò, scegliere hostess e promoter professionali, affidabili e volenterosi di soddisfare i clienti.

Nel meccanismo della conversione, ovvero la trasformazione del semplice visitatore in cliente, gioca un ruolo fondamentale la capacità comunicativa, dote imprescindibile di un buon promoter.

Un’altra caratteristica da tenere a mente è la proattività: il sapersi mettere in gioco non aspettando il cliente, ma intercettandolo, sempre con cortesia, pazienza e gentilezza.

CALL CENTER MARKETING: persuadere i clienti al telefono.

All’inizio degli anni ’90, i call center erano uno dei modi più utilizzati per comunicare velocemente con milioni di persone. Ad oggi, vengono impiegati dalle aziende per svolgere svariate attività, quali:

  • Campagne di Teleselling, ossia l’acquisizione di nuovi clienti.
  • Campagne di Up-selling, cioè quelle chiamate per verificare se il cliente che hai già acquisito desidera fare nuovi ordini.
  • Telemarketing, per prendere appuntamenti con persone potenzialmente interessate a prodotti o servizi.
  • Attività di Customer Care, attività necessarie a dare informazioni a chi ne ha bisogno.

Purtroppo, i contatti inseriti all’interno del database (solitamente senza criteri di segmentazione), vengono chiamati dai call center secondo una logica In – first out, il primo che entra, cioè, è il primo che esce.

Chi opera in questo modo si concentra esclusivamente sull’esigenza dell’azienda di fare business, non tenendo minimamente conto, invece, delle esigenze di chi ha lasciato il nominativo.

Ne consegue che una minima parte degli utenti accoglierà con favore un agente, e un’altra, altrettanto minima, accetterà l’incontro grazie alle capacità persuasive degli operatori del call center.

CONSIGLI per il Call Center Marketing:

Come accennato in precedenza, il sistema dei call center risulta poco sofisticato per certi aspetti, ed è quindi importante adottare alcuni accorgimenti per renderlo efficace.

Una soluzione sarebbe quella di introdurre nella customer journey il percorso educazione (o Lead Nurturing), ossia un dialogo automatizzato con l’utente, al fine di creare la base per l’agente che incontrerà il potenziale cliente.

Una volta raccolte le informazioni, sarà facile instaurare una comunicazione ad hoc per educare il lead.

La Lead Nurturing consiste in una sequenza di conversazioni che hanno un obiettivo specifico e che seguono un ordine preciso. Dovrai attribuire dei punti per ogni azione che riuscirai a monitorare (es. Email, QR code), in maniera tale da assegnare un punteggio al lead (lead scoring).

È qui che entra in gioco il concetto di “utente caldo”, colui il quale avrà raggiunto un punteggio tale da essere passato in automatico al call center.

L’introduzione di un percorso educazionale influirà positivamente su vari aspetti, quali:

  • L’esperienza del cliente, che sarà più soddisfatto ricevendo più attenzioni e un’accoglienza diversa (questo comporterà un aumento del passaparola, della fidelizzazione, degli acquisti successivi ecc).
  • Le conversioni, perché avrai creato un percorso empatico con il lead.
  • La vita del call center cambia in meglio, perché gli operatori passano dal doversi interfacciare con utenti scocciati all’avere un dialogo con persone interessate.

MARKETING PORTA A PORTA: a tu per tu con il cliente.

Molti non sanno che ancora oggi la vendita porta a porta è una delle tecniche più utilizzate della vendita diretta. Questa strategia di marketing consiste nella promozione di prodotti o servizi esercitata da venditori bussando, appunto, porta a porta.

In un’epoca in cui il commercio si svolge quasi interamente online, il porta a porta si rivela un ottimo veicolo commerciale in grado di aumentare la fiducia attraverso il contatto umano.

CONSIGLI per il marketing porta a porta:

Vista da un occhio esterno, questa attività può sembrare piuttosto facile e redditizia, ma come tutte le cose occorre conoscere le tecniche giuste per evitare certi errori, analizziamoli insieme:

  • Conoscere il cliente.

Uno dei segreti del marketing porta a porta è quello di conoscere le esigenze dei clienti. Per riuscire in questo obiettivo, è indispensabile ascoltare, senza sommergere di domande l’interessato.

  • Combattere i pregiudizi.

Molte persone considerano i venditori porta a porta come scocciature, ma mettendosi nei loro panni, di fronte alla presenza di un estraneo che suona il campanello, il rifiuto iniziale non è poi così negativo.

Per scavalcare questa obiezione si può optare per un approccio iniziale lontano dalla vendita, avvicinandosi pian piano ad essa.

  • Perfezionare il discorso.

La parola è l’arma più potente che un venditore possiede: le persone decidono di acquistare o rifiutare un prodotto in base a come ci si rivolge a loro. È importante, quindi, presentarsi sorridenti, gentili, e usare sempre un tono pacato. Un’ottima idea per conquistare il cliente è quella di raccontargli le esperienze positive che hanno avuto gli altri consumatori dopo aver provato quel prodotto o servizio.

  • Amare il proprio prodotto.

Se non si è convinti di ciò che si vende, come potrebbe una persona comprarlo? Bisogna, innanzitutto, conoscere alla perfezione il prodotto che si vuole vendere, e presentarlo nei minimi dettagli senza esagerare nella pubblicità.

  • Curare l’aspetto estetico.

Ultimo, ma non meno importante, l’aspetto estetico del venditore. Un errore da evitare è l’abbigliamento troppo eccessivo: è sufficiente presentarsi in maniera ordinata senza esagerare, del resto non si sta andando ad un matrimonio!

In questo articolo abbiamo trattato le principali strategie di marketing online e offline, cercando di offrire spunti di riflessione per la tua azienda.

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In due parole: SCACCO MATTO.

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